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Infermieri in sciopero, NurSind Milano manifesta sotto il palazzo di Regione Lombardia
Milano, 17 novembre 2023, Piazza Duca d’Aosta, palazzo della Regione Lombardia, gli infermieri del Nursind Milano, unitamente agli altri infermieri provenienti dalle altre provincie lombarde, sono scesi in piazza per manifestare contro uno Stato che ormai non crede più nella Sanità e di conseguenza lascia indietro gli infermieri e gli operatori tutti costringendoli ad andare all’estero. Durante la manifestazione è intervenuto così il Segretario Provinciale del Nursind Milano, Migliaccio Giovanni: “oggi abbiamo un motivo in più per essere qui, perché è chiaro a tutti che ormai la Sanità, tutelata dall’Art 32 della carta costituzionale come Diritto fondamentale dell’individuo e della collettività, oggi non è più un investimento neppure per la Repubblica Italiana. Perché proprio lo Stato italiano da anni ormai, indipendentemente dai colori politici dei governi, ha permesso che si riducessero costantemente gli stanziamenti a supporto del SSN e lo stesso stato non ha mai messo in atto interventi strutturali capaci di confortare gli infermieri e il personale sanitario incentivandoli a migliorare il proprio lavoro né in termini di retribuzioni, né in termini di sicurezza sul lavoro, né in termini previdenziali. Anzi, dalla lettura dell’ultimo provvedimento previdenziale discusso nell’ambito della nuova legge di Bilancio, si percepisce il completo scollamento tra noi e chi ci amministra. Abbiamo sopportato tutto e stiamo sopportando ancora e continuiamo a farlo per garantire l’assistenza, l’abbiamo assicurata in ogni condizione, svilendo anche la nostra professionalità, mettendo da parte noi stessi e i nostri cari, lavorando di notte e nei festivi con carichi di lavoro inumani e in cambio di cosa? Di stipendi più bassi di Europa, obbligati a sottostare ai soprusi di un sistema che crede di poter disporre delle nostre vite sbattendoci a destra e sinistra, demansionati per ritrovarsi a 30 anni già con la schiena spezzata senza nemmeno essere riconosciuti come lavoro usurante. E in virtù di ciò ci si interroga anche sul perché nessuno vuole più fare l’infermiere? In un paese come l’Italia, dove nonostante tutte le pecche e difficoltà del sistema universitario e le difficoltà che hanno le famiglie a garantire gli studi universitari, si formano infermieri tra i migliori al mondo e per cosa? Per poi vederli andar via ad esercitare all’estero… perché costretti. Siamo difronte alla schizofrenia del sistema. E veramente ci si meraviglia del fatto che nessuno voglia fare più l’infermiere?? bisognerebbe meravigliarsi del fatto che ci sia ancora qualcuno disposto a fare l’infermiere in Italia. E se ciò avviene è solo perché, nonostante il sistema marcio, c’è ancora chi crede in questa professione e nella sanità e il fatto di essere in piazza quest’oggi ne è dimostrazione”.